STAR PARTY St. Barthélemy 2014

Come ogni anno si è tenuto nello scorso fine settimana (tra il 26 e il 28 settembre) il consueto star party a St. Barthélemy.

Quest’anno, memori della esperienza della scorsa edizione, è stato dato ampio spazio agli operatori del settore con un tendone loro dedicato per l’esposizione delle novità e una sala conferenze ove presentarsi e dove sono state organizzate conferenze varie con il patrocinio anche e soprattutto dell’Osservatorio locale.

L’affluenza è stata discreta e un poco rinvigorita dalle novità. L'edizione, aiutata da un cielo bello e trasparente (con una certa umidità nella notte tra sabato e domenica) ha visto la partecipazione soprattutto di astrofotografi (quantomeno a giudicare dal numero di telescopi privi di e ma con cospicue telecamere CCD montate sui focheggiatori).

Purtroppo, e in questo ritengo ci sia stata una certa miopia da parte dell’organizzazione, i campi di osservazione sono stati divisi in tre luoghi distaccati e non facilmente raggiungibili nottetempo. Chi si è piazzato nelle aree circostanti i tendoni organizzativi sicuramente non è andato al campo alto a osservare né forse in quello a fianco della storica piazzetta del paese, o quantomeno non lo ha fatto in modo agevole.

Ho trovato la scelta poco indovinata perché se è vero che gli spazi, dilatati, hanno permesso di non accalcarsi gli uni sugli altri è altrettanto vero che è venuta un po’ a mancare la sensazione di “zingarata” che inevitabilmente fa parte dello spirito di uno star party.

Avere astrofili e pubblico tutti insieme permette il più rapido scambio di parei, prove, comparazioni. Un peccato che spero la prossima edizione corregga.

Nota invece più negativa: la ristorazione. I luoghi deputati a mensa spicciola o seduta si sono rilevati poco attrezzati e con personale perlopiù insufficiente. Si è assistito a code interminabili per ottenere un panino, scivoloni che fanno solamente indispettire i convenuti e che danno la misura di una organizzazione poco lungimirante da parte dei ristoratori.

Nella zona adiacente gli stand degli operatori commerciali è stata attrezzata una piccola area recintata per le prove degli strumenti in visione dove hanno fatto secondo me bella presenza e offerto spunti di riflessione alcune nuove soluzioni proposte. Tra queste ne cito solo alcune che mi hanno maggiormente colpito.

Il nuovo CELESTRON C11 Rowe-Ackerman aperto a f2,2 (un astrografo puro senza possibilità di utilizzo in visuale) ha stupito per l’estrema velocità di ripresa e una notevole qualità dell’ottica. Il peso di 19 chilogrammi oltre ad accessori (camera e filtri) lo rende strumento poco itinerante e il complesso sistema ottico, che prevede un settaggio perfetto pena la perdita delle qualità progettuali, richiede una iniziale attenzione ma consente prestazioni davvero notevoli. Le immagini colte “al volo” con soli 2 minuti di esposizione parlano da sole e sono sinceramente imbarazzanti per profondità raggiunta tanto che non ho potuto non complimentarmi con i ragazzi di AURIGA che lo hanno portato sotto il cielo.

Altro strumento fotografico (questo usabile però anche in visuale) che ha dato bella prova di sé è il newton ARTEC 250 (nato dalla collaborazione di ARTESKY e TECNOSKY) che si presenta come astrografo molto prestazionale. Apertura di 250 millimetri e rapporto focale f.4, costruzione in carbonio, meccanica di alto livello e una resa notevole come testimoniano le numerose immagini da 120 secondi non elaborate mostrate a video durante la kermesse.

TECNOSKY ha portato anche la “nuova” (o meglio sarebbe dire “rivisitata”) montatura Morning Calm denominata RST400 RainowAstro, prodotto di buona qualità accreditato di una portata di 40 chilogrammi circa che però sconta a mio avviso una livrea non molto accattivante e qualche rifinitura migliorabile.

E’ stato anche testato dallo scrivente il nuovo rifrattore apocromatico da 130 mm. e f 6.6 circa presentato da TELESKOPE SERVICE ITALIA (Riccardo Cappellaro) che ha mostrato una ottima correzione generale e che, al termine del mio test, è stato prontamente acquistato da un astrofilo di buon gusto.

Sempre TELESCOPE SERVICE ITALIA mi ha dato la possibilità di testare i nuovissimi oculari da 100 e 110 gradi nelle focali da 3,5 - 5 - 9 - 20 millimetri che sono impressionanti per campo inquadrato e che trovo soprattutto utili con strumenti dotati di rapporto focale non troppo spinto (pena ovvie distorsioni a bordo campo).

Ho avuto anche modo, grazie ad Attilio Boggi di SKYPOINTdi visionare il nuovissimo Vixen-Pentax 100 f3.8 che è per costruzione e livrea un reale spettacolo. Mi è spiaciuto non avere modo di osservarci il cielo ma confido in una prossima occasione.

Grazie anche a Skypoint erano però presenti alcune montature interessanti per il mercato: molte Vixen (compreso il meraviglioso StarBook TEN) e una EQ8, esposta anche da altri operatori commerciali.

Un peccato non fosse presente una AXD, la montatura “ammiraglia” Vixen di media portata.

Sia SKYPOINT che TELESCOPE SERVICE hanno presentato due modelli RC GSO di richiamo nelle versioni da 250 e 300 millimetri truss-tube (strumenti che dovrebbero diventare "best seller" nella propria categoria).

AVALON INTRUMENTS era presente con quasi tutta la sua gamma di montature e con il bel binoscopio formato da due rifrattori SharpStar 107 millimetri. In particolare va però segnalato, del produttore, un interessante soluzione di strumento in REMOTO. Si tratta di una piccola cupoletta squadrata facilmente (almeno con mezzi adeguati) trasportabile e interamente controllabile in "remoto". Un piccolo osservatorio lontano che potrebbe fare la felicità di qualcuno e che, comunque, merita un plauso e attenzione.

Bello lo stand di PRIMALUCELAB che ha portato la parabola per osservazioni radio già presentata l’anno scorso (Spider 230) e alcuni progetti per una nuova da 4 metri di prossima produzione. Interessante anche la loro linea di accessori, in particolar modo quelli meccanici (anelli e piastre), molto ben fatti e di buon gusto estetico.

GEOPTIK ha portato 3 suoi dobson lignei (oltre alla classica offerta di prodotti) denominati NADIRUS, che si erano già imposti al mio occhio all’ultima fiera di Parma dell’autunno 2013. Ben realizzati, leggeri, trasportabili e upgradabili con ottiche di varia provenienza.

UNITRON ITALIA e 10 MICRON esponevano le sempre belle montature GM 2000 in versione "standard" e HPS e alcuni strumenti di buon livello, molti oculari e un doppietto Zeiss (non intubato) da 13 cm. e 1900 millimetri circa di focale, oltre al nuovo binocolo BM100.

Era presente, solo statico purtroppo, anche un bellissimo astrografo Takahashi FRC 300 nello stand di RIGEL ASTRONOMIA. Installato su una montatura Bellincioni Alpha ha fatto gran bella mostra di sé (un vero peccato non averlo potuto visionare "aperto").

Molte le camere CCD e CMOS dedicate alla ripresa presenti, anche se mi è spiaciuto non avere esposta la nuova JTW su sensore Canon che si presenta, sulla carta, come prodotto molto interessante. 

Non sono mancati, dopo lunghi preparativi di montaggio e collimazione, anche alcuni grandi dobson privati. Almeno due di questi, caratterizzati dalla notevole apertura di 30”, sono stati oggetto di lunghi saliscendi sulle scalette di servizio per raggiungere l’oculare.

Devo ammettere di aver provato un sentimento misto di invidia e compatimento per i coraggiosi proprietari di questi bestioni che richiedono tanta passione, tempo, e anche molta pazienza per essere utilizzati in modo proficuo.

Bella infine la visione del nostro sole offerta dal notevole LUNT 150 presente nell'area espositori. Un giocattolo da diecimila euro che però non manca di affascinare.

Un plauso particolare va poi ai ragazzi e ricercatori dell’Osservatorio di Saint Barthélemy che hanno fatto un gran lavoro sia didattico che di accoglienza all’osservatorio.

Molto bravi, soprattutto considerate le difficoltà economiche con cui si battono, meritano tutta la mia solidarietà e ammirazione.

Ci potete contattare a:

diglit@tiscali.it

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