GIOVE CON UN PICCOLO TELESCOPIO

Perché si può sempre fare tanto anche con poco...

Gennaio 2013

Il disegno ritrae GIOVE. E' stato eseguito all'oculare plossl da 5mm. accoppiato a un piccolo rifrattore acromatico di fattura cinese, l'Heyford 90/900. Si tratta di un piccolo strumento dal costo di circa 150 euro (solo tubo ottico) che, nelle varie discussioni da "forum", viene indicato come "ciarpame astronomico".

Accettate le ottime condizioni di seeing della serata, indispensabili all'osservazione effettuata, ritengo comunque doveroso meditare su quanto si possa fare anche con strumenti molto economici. Questo per dire che, almeno a livello amatoriale, l'impegno e la dedizione possono regalare grandi soddisfazioni anche in mancanza di possibilità economiche di rilievo. 

COSA FA UN 60 MILLIMETRI!

(nelle mani giuste...)

Andrea è un amico e un buon astrofilo. Per scelta ha limitato al minimo la propria strumentazione astronomica, caparbiamente convinto di poter fare qualcosa di buono anche con pochi euroinvestiti. Ha lavorato, provato, ed è giunto a quello che ritengo il miglior utilizzo della minima strumentazione. Le immagini che posto possano essere di monito a tutti e spunto di sfida per alcuni. Lo strumento è un banalissimo Gemini 60/700 con ottiche Tanzutsu su montatura altazimutale. La camera di ripresa è una webcam da "supermercato" e i raccordi sono fatti in cartone e plastica...

In barba a tanti "dottoroni" ANDREA BONZI dimostra che con caparbio talento si può fare "tanto con poco".

http://www.dark-star.it/astronomia/astronomia-economica-1/foto-hi-res-in-60-mm/

Andrea ha deciso di collaborare con questo sito portando il suo utile contributo. E' stata aperta una finestra, nella sezione ASTRONOMIA ECONOMICA, dedicata alla fotografia planetaria con strumenti da 60 millimetri. 

L'articolo mostra quanto semplice ed economica sia la strumentazione usata (alla portata di chiunque) e i passi intrapresi per raggiungere risultati degni di nota e plauso. Consiglio la lettura non solo ai neofiti ma anche agli osservatori più "navigati".

E QUELLI BRAVI GIAPPONESI?

La dura verità è che ottengono risultati incredibili...

GIOVE CON 60mm. (per restare in tema)

Insomma... è giapponese, e questo lo aiuta ai miei occhi, ma al di la di simpatiche partigianerie non si può negare che il risultato ottenuto sia notevole. Cosa ne pensate?

http://www.youtube.com/watch?v=Tieu4_6A4WE

 

GIOVE CON 90mm. (Vixen 90 FL)

http://www.youtube.com/watch?v=YzdNBBAyoI8

 

GIOVE CON 125mm. (newtoniano f6)

http://www.youtube.com/watch?v=iGRcDCGqBHU

http://www.youtube.com/watch?v=Wo3kjetEA5c

UNO SPLENDIDO GIOVE IN AFOCALE

Qui si può trovare una ripresa fantastica di GIOVE eseguita con il metodo AFOCALE. Una telecamera A590 Canon riprende, al fuoco di un oculare da 7mm. + barlow 2X accoppiato a un riflettore RV-8 Criterion (roba di 30 anni fa), un magnifico Giove, così dettagliato da essere di esempio per chiunque.

Un grande plauso a Jason H. per questa sua performance del 8 ottobre 2010.

http://www.youtube.com/watch?v=9vPcWhUZ5Vw

GIOVE con il TANZUTSU 114 mm.

ANDREA BONZI ci stupisce ancora, con un ottimo Giove ottenuto con strumentazione davvero minima (ricordiamo quanto male si parla in giro dei riflettori Tanzutsu...). Cosa dirgli se non un "bravissimo"?

Riflettore Skywatcher 114/1000 "corto"; proiezione dall'oculare in dotazione Super 25 mm., tiraggio circa 8 cm. Webcam Hercules Classic Silver in proiezione dal proprio obiettivo (praticamente due proiezioni in cascata, una dall'oculare del tele e un'altra dall'obiettivo della webcam fatto lavorare come un oculare... bel casino, eh?). Filmato da circa un minuto, non ricordo esattamente il numero di frames sommati ma siamo sul paio di centinaia (l'onesta EQ1 motorizzata fa il suo lavoro...). Ripresa del 24 ottobre 2012, circa le 21.15 ora locale.

Andrea Bonzi mi ha scritto nuovamente inviandomi un lavoro interessante eseguito sul pianeta Giove nella serata e nottata del 13 dicembre 2013.

Con il suo piccolo 114/1000 ha ripreso il gigante gassoso in varie fasi della sua levata, da poco dopo il suo sorgere fino al transito al meridiano o poco prima.

E’ interessante notare due aspetti differenti del lavoro. Il primo riguarda, ovviamente, il migliorare della resa fotografica man mano che Giove aumenta la propria altezza sull’orizzonte. Il secondo invece, forse meno scontato, riguarda la poca differenza di resa che si rende visibile a testimonianza del limite imposto, in questo caso, non tanto dall’agitazione atmosferica quanto dalla strumentazione usata.

Se avessimo effettuato la medesima prova con strumentazione più prestazionale avremmo riscontrato differenze ben più marcate.

 

Le parole di Andrea a corollario del suo lavoro:

“Ciao Paolo, ormai a ridosso delle feste di Natale ti mando volentieri la composizione delle immagini di Giove del 13 scorso. Ci sono fortissime differenze tra le prime, con il pianeta bassissimo e prossimo al muro del condominio di fronte, e quelle prese verso le 23 quando Giove ha superato i 45° di altezza in una parte di cielo un po' più libera. Certo osservare dal balcone non aiuta... credo che il contributo possa essere indicativo soprattutto per questo, le immagini non sono granché".

Altro bravo astrofilo che ci ha abituati a ottimi lavori con strumenti limitati è Massimo Zecchin che, in onore del 114/1000 Tanzutsu ha scattato (il 31 dicembre 2012) questa stupefacente immagine di Giove e del suo satellite Europa. Un grande plauso a Massimo (e nessuno sconto a chi dice che con poco non si possa ottenere tanto...). L’immagine è il risultato di un filmato ripreso con CCD Astro camera TSSSI unita ad una barlow apo da 2,5x e filtro IR-CUT. Trattamento con Autostakkert, Registax, Iris e Gimp. 2128 frame utilizzati in totale.

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