Giove con lo schiefspiegler da 4,25 pollici e 3 metri di focale prodotto da Vitastra
http://www.youtube.com/watch?v=UuuN45ngIIk
Planet Jupiter imaged at prime focus with a Canon 600D DSLR camera and a 4.25-inch Schiefspiegler from http://www.vitastra.com. The telescope was pointing statically without tracking; the planet transits through the field of view because of the Earth rotation. The atmospheric turbulence at the observation site limited the maximum resolution at about 0.9 arc-seconds, according to meteoblue.com seeing predictions.
Il video mostra un dettaglio notevole e una ottima incisione. Va guardato, un po' attentamente per confrontarlo possibilmente con quanto viene fatto ultimamente con strumenti a specchio di pari apertura e schema ottico più convenzionale (newton o maksutov) o con rifrattori a lungo fuoco specializzati.
Ho deciso di cominciare "dalla fine" perché ritengo che il progetto di Vitastra sia rimarchevole. Oltre al sito internet, che ha finalmente (in campo astronomico) un sapore moderno e dinamico, è il design che trovo accattivane, unito all'idea di un oggetto "glam" che esce dai consueti standard stantii del prodotto tecnologico vecchio stampo.
Vitastra (sia chiaro che non li conosco nemmeno) merita, a mio avviso, di essere valutata nel suo complesso progettuale.
Ma, a parte l'offerta rinnovata di un prodotto che la storia dell'astrofilia ha un poco affossato per la sua intrinseca scomodità, vediamo perché può essere utile avvicinarsi agli Schiefspiegler (nelle loro varianti più o meno riuscite).
Ho scritto a Vitastra per avere maggiorni informazioni sul loro prodotto che sembra essere un "telescope-kit" per il fai da te. Non nego che l'idea commerciale mi piace molto, anche per il valore didattico che può assumere la costruzione di un telescopio in kit con i nostri figli o amici. Mi sembra però di capire, spulciando il loro sito web, che si limitino a vendere gli specchi e le istruzioni di costruzione, lasciando a chi vuole intraprendere l'avventura della costruzuone tutti gli altri problemi (celle, struttura, etc..).
Restate sintonizzati per le news che vi porterò...
PROGETTARE UNO SCHIEFSPIEGLER
Nel link riportato viene affrontata, dal punto di vista ottico, la realizzazione di uno schiefspiegler. L'articolo, ben fatto, è interessante e vale la pena di essere letto.
La proprietà dello scritto è del Gruppo Astrofili Vicentini "Giorgio Abetti"
http://www.astrofilivicentini.it/pub/schiefspiegler_b.asp
CHE COSA E' UNO SCHIEFSPIEGLER?
Il secondo link, che rimanda sempre al sito del Gruppo astrofili Vicentini, apre le porte a una prima conoscenza di questo strano tipo di strumenti.
10" Schiefspiegeler of the Walter-Hohmann-Observatory in Essen, Germany
TUTTO QUELLO CHE SI DESIDERA SAPERE A RIGUARDO
Quanto postato dal Gruppo astrofili Vicentini è una piccolissima parte, in gran parte di riassunto, del "vademecum" dello Schiefspiegler che può essere trovato al successivo link, estremamente esauriente e molto utile (praticamente un "must") per chiunque voglia avvicinarsi alla progettazione e realizzazione di un simile schema ottico. Il documento è lungo, suddiviso in una ventina di sezioni, e ovviamente in lingua inglese.
Versione "trasportabile" da 200 mm. e 4 metri di focale
Nel caso si sia rimasti folgorati dalla tipologia di strumento e non si voglia tentare l'avventura offerta dal KIT della VITASTRA indicato in apertura ci si può, ovviamente, rivolgere a chi costruisce questo tipo di telescopio. Sicuramente non avremo la facilità a reperirne uno che incontriamo volendo acquistare un rifrattore da 10 cm., però qualche chanches c'è.
Esiste la WOLTERSCOPE che produce una variante dello schiefspiegler classico con uno specchio aggiuntivo denominato tri-schiefspiegler telescope. A me non piace, ma il vantaggio della compattezza è un vantaggio non da poco.
http://www.wolterscope.de/produkte/index.html
Esiste la menzionata VITASTRA
Oppure c'è la sempiterna AOK (che in quanto a strumenti poco noti non è seconda a nessuno)
http://www.aokswiss.ch/d/tel/spiegelteleskope/planetenspiegel/kutter/uebersicht_kutter.html
Supponiamo di non essere dei provetti telescope-makers e di essere affascinati dall'idea di questi strumenti particolari. A cosa andiamo incontro comprandone uno?
Immaginiamo di volerci accontentare e propendere per il "piccolo" 110/2720 della AOK. Il suo prezzo in svizzera equivale a circa 1.250,00 euro a cui va aggiunta una montatura adeguata che deve essere perlomeno una EQ6 (per restare tra le montature molto diffuse e molto economiche), il cui costo è di 1.200,00 euro. La spesa complessiva di circa 2.500,00 euro è adeguata allo strumento che acquisteremmo?
Difficile rispondere in modo assoluto, anche perché stiamo parlando di qualcosa di molto particolare.
Sicuramente, il 110/2720 lavora come un rifrattore apocromatico di pari apertura o giù di lì. Oggi di rifrattori da 110mm. apocromatici ne esistono alcuni di estrazione "cinese"ma non ritengo siano paragonabili allo Schefspiegler. Nascono per applicazioni fotografiche, hanno focali inferiori al metro e richiedono oculari da 5mm. per raggiungere i 150x... insomma: non rappresentano un paragone. Lo Schiefspiegler è uno strumento per alta risoluzione e basta. Un 10mm. plossl qualunque offre più di 270x con questo strumento, il che significa che si lavora bene e con oculari a lunga focale (un innegabile vantaggio) anche di schema ottico semplice (ortoscopici ad esempio). Forse si potrebbe trovare un corretto antagonista in un maksutov da 150 mm. aperto a f12 almeno. Meno costoso (sia come ottica che come montatura: pensiamo allo SW 150/1800 su HEQ5.. non si superano i 1800 euro di costo), ma anche meno performante su soggetti specifici, causa la sua ostruzione centrale che di danni, in alta risoluzione, ne fa non pochi (almeno su questi diametri ridotti). Il 180/2700 SW sarebbe più paragonabile (sia come costi che come prestazioni), con in più l'innegabile vantaggio della maggiore trasportabilità e per contro l'impossibilità di intervenire sulle ottiche in caso di scollimazione o problemi eventuali.
Insomma: è facile capire perché lo schema schiefspiegler non abbia avuto gran successo presso gli astrofili meno evoluti, specialmente oggi con l'invasione del "basso costo cines"e a saturare il mercato dell'astronomia amatoriale.
Ma c'è ancora chi, oggi, acquista rifrattori da 4 pollici a f15, magari molto ben fatti (e molto cari), perché ricerca il piacere di una meccanica di alto livello, o un tipo di osservazioni molto specializzate.
Bene, allora c'è ancora posto per qualcuno di questi riflettori non ostruiti.
Io ci sto pensando, seriamente...
Un bellissimo restauro eseguito a vantaggio di un "residuo" di Schiefspiegler da 110 mm. Tanta cura per i dettagli, molte ore di lavoro, ma il risultato è spettacolare. Il sito è in tedesco, vale la pena di tradurlo ma anche solo osservare le immagini è sufficiente a comprendere il lavoro svolto.
http://www.astrotreff.de/topic.asp?TOPIC_ID=148773&whichpage=1
Poi c'è chi vuole complicarsi ulteriormente la vita ma crea uno strumento accettabilmente compatto, privo di aberrazioni cromatiche, e dalla focale lunga (molto adatta a lavori in alta risoluzione).
Il vero problema di queste soluzioni è rappresentato dalla meccanica. Lungi dall'essere complessa va però realizzata molto bene altrimenti la collimazione (e il suo mantenimento) diventa un calvario e utilizzare il telescopio pressoché impossibile.
Il link correlato semplifica molto la cosa ma, per lavorare bene in asse, qui ci sono 4 elementi separati e indipendenti da gestire.
Se si vuole provare, o semplicemente saperne di più, conviene visionare il seguente link sul quale è possibile trovare un poco di storia e qualche disegno oltre a immagini dello "spot size" al fuoco. Una lettuirina fa solo bene.
http://bhs.broo.k12.wv.us/homepage/alumni/dstevick/stevpaul.htm