IOPTRON CEM-60

Marzo 2015

INTRODUZIONE

Va innanzitutto detto che la Ioptron CEM-60 è una montatura particolare, sotto molti punti di vista.

Se è infatti evidente la sua inusuale architettura, nata per avere uno strumento baricentrico e con una movimentazione estremamente compatta delle masse, lo è meno il sistema di frizioni che gestiscono i due assi di Ascensione Retta e Declinazione. Diversamente dalle altre montature di pari fascia o anche molto superiore, gli assi sono gestiti da frizioni magnetiche che sono “bloccate” o “sbloccate”. Vie di mezzo non ne esistono e questo rende l’utilizzo, quantomeno le prime volte, meno intuitivo e richiede una certa attenzione, dimestichezza, e la corretta lettura del manuale di istruzioni (in inglese e scaricabile dal sito del produttore).

Facendo un passo indietro e cercando di presentare la montatura in modo canonico va detto che questa giunge in una bella valigetta imbottita con tutte le parti ben inserite e protette negli appositi spazi.

Personalmente trovo molto bella la montatura, sia per estetica che per realizzazione con accoppiamenti di medio livello e una scarsa presenza di parti in plastica (limitate ai carter di protezione dell’elettronica).

La testa equatoriale è inoltre molto leggera (con un peso inferiore ai 13 chilogrammi) e viene venduta per un carico non troppo distribuito di circa 27 chilogrammi. Non è dotata di treppiedi o di colonna, che si possono acquistare a parte, e viene fornita con un contrappeso (molto ben fatto) del peso di 10 chilogrammi.

Solo note positive dall’asta dei contrappesi, meravigliosamente realizzata e con diametro di poco meno di 28 millimetri per una rigidità adeguata alla classe globale dello strumento.

Interessante, a questo proposito, notare che l’inclinazione dell’asta rispetto alle parti rigide non corrisponde ai 90° canonici ma ad una inclinazione inferiore che la rende quantomeno bislacca anche se perfettamente funzionante.

A conclusione della presentazione va detto che esistono due versioni della stessa montatura, una delle quali dotata di encoder assoluti per una precisione di puntamento e (idealmente) inseguimento assoluti.

Devo dire che il divario di costo tra le due versioni di quasi 1100 euro, che corrispondono al 40% circa del valore della versione base, mi sembrano assolutamente ingiustificati e anche la loro necessità (date le performances di inseguimento dell’esemplare in mio possesso) poco indispensabile.

SPECIFICHE TECNICHE

Le caratteristiche tecniche della IOPTRON CEM-60 pubblicizzate sono interessanti. Per evitare di dimenticare qualcosa riporto in modo integrale quanto ritrovabile sul sito di TS (Teleskope Service Italia) a riguardo:

 

Dopo il successo della ZEQ25, Ioptron presente una nuova montatura con lo stesso design a "Z". Grazie al bilanciamento centrale la montatura può reggere carichi molto elevati, fino a 27,2kg ma mantenendo un peso molto contenuto..solo 12,3kg! La barra dei contrappesi può essere inclinata per non interferire con il treppiede o la colonna.
Il cannocchiale polare è sempre accessibile in quanto non c'e' l'asse di declinazione che lo ostruisce.
La montatura è equipaggiata con il potente computer Go2Nova con un database di più di 300000 oggetti ed una pulsantiera dall'ampio ed intuitivo display LCD a 8 linee.
CEM60 cable management: Sotto il morsetto è presente un HUB usb a 4 porte , due porte 12v ed una porta 6P6C.
Un hub usb vicino al telescopio è molto comodo per gestire camera di ripresa, camera di guida, focheggiatore elettrico ecc.
Le due porte da 12v sono molto utili per alimentare camere e altri accessori.
La porta 6P6C può essere usata come "ponte" per la porta autoguida o altri accessori ausiliari.
L'entrata del HUB usb e della porta 6P6C si trova vicino al cannocchiale polare.

Caratteristiche:
- Nuovo design con bilanciamento centrale, per avere una montatura leggera ma dall'elevato carico
- Montatura progettata per l'astrofotografia 
- Sistema ad ingranaggi a pressione magnetica ( in attesa di brevetto)
- Carico massimo 27,2kg , peso della montatura solo 12,3kg
- Assi sbloccabili per un facile bilanciamento
- Staffa contrappesi regolabile per un utilizzo a latitudine 0°
- Corona e VSF per regolazione fine della latitudine
- Scorrimento e blocco in latitudine "stile morsa meccanica" , robusto e preciso
- Motori stepper di precisione da 0,06 arcsec, inseguimento e puntamento impeccabili
- Canocchiale polare iOptron AccuAligningTM illuminato, preciso e semplice da usare
- Ruotine di stazionamento nel caso non fosse visibile la stella polare
- Go2Nova® 8407 controller with Advanced GOTONOVA® GOTO Technology 
- Correzione dell'errore periodico permanente (PPEC) o Correzione dell'errore periodico in tempo reale (RPEC)
- Porta ST4 integrata
- GPS integrato a 32 canali
- Cavi interni
- Morsa Losmandy/Vixen
- Base da 150mm compatibile con il treppiede in acciaio da 2" o colonna da 42/48"
- Batteria "PowerWeight" opzionale

Specifiche Tecniche:
Materiale montatura: tutta in metallo tranne il cover del GPS
Corone: Diametro 146mm, 288 denti in alluminio
Regolazione latitudine: 0-70°
Regolazione longitudine: +/- 8°
Contrappeso: 1 da 9,1kg
Diametro barra contrappesi: 28mm in acciaio
Consumo: 0,6A tracking 1,1A goto
Passaggio meridiano: Stop (0-15°), inversione automatica, continua
HUB usb , 2 porte 12v e ST4 sotto il morsetto
GPS: interno 32 canali
Porta autoguida: ST4
Porta computer: RS232 / Ascom
Treppiede: opzionale 2" in acciaio o colonna

PERCHE' LA CEM-60 E NON LA EQ8?

Da una analisi del prezzo di collocazione sul mercato della versione “base”, che viene venduta a poco più di 2.650,00 euro, si evince che il prodotto sia estremamente competitivo. La sua robustezza è molto superiore a quella delle diffuse IEq45 o EQ6 e EQZ6 e la costruzione è molto più accurata di quanto non distingua i prodotti Synta citati.

Va anche detto, e sarà oggetto di approfondimento, che la nuova Eq8 SW, accreditata di una portata quasi doppia (50 kg.) costa poco meno di 3.000,00 euro, un valore molto vicino a quello della Ioptron CEM-60.

Quando decisi di acquistare una nuova montatura che fosse in grado di reggere adeguatamente il mio rifrattore Takahashi FCT-150 (del non modesto peso di 22 chilogrammi), il primo pensiero fu quello di scegliere la nera Eq8. 

Quando però ebbi occasione di visionare da vicino le due montature, valutare il software di gestione, l’accoppiamento dei materiali e la intrinseca struttura meccanica, l’idea iniziale è presto evaporata e la scelta di optare per la Ioptron è stata quasi immediata.

Innanzitutto non sono affatto certo che i dichiarati 50 chilogrammi di portata (nemmeno visuale) della Eq8 corrispondano al vero mentre sono certo che i dati forniti dalla Ioptron siano realistici e, in alcuni casi, anche leggermente riduttivi.

Ho avuto la sensazione, con i dovuti rispetti a sua maestà Takahashi, che questa CEM-60 sia stata volutamente non esasperata in campagna pubblicitaria dalla casa madre e che, come avviene per le montature giapponesi, i dati di portata siano conservativi.

Non so se vi è mai capitato di usare o vedere una EM-400 Takahashi. Viene data per 35 chilogrammi di portata... ma porta tranquillamente il doppio di una Eq8!

Altro aspetto che mi ha convinto della bontà del progetto Ioptron è stato il valore dell’errore periodico reale senza P.E.C. che si attesta (almeno sul mio esemplare) a un lodevolissimo 3,5”. Si tratta di una prestazione di rilievo, migliore di quella di tante altre montature anche più massicce e che potrebbe realmente ritenersi appagante senza dover accedere alla versione superiore con encoder assoluti anche per “seri astrofotografi”.

Molto bello, a corollario di quanto detto, il sistema di regolazione dell’azimut e della altezza, a livello di montature ben più quotate, e altrettanto lodevole il sistema delle frizioni di entrambi i movimenti (doppia frizione a chiave perfettamente usabile e morbidissima nei serraggi, un vero passo avanti rispetto ai sistemi più tradizionali).

A ulteriore avvallo della scelta la ridicola progettazione della piastra porta ottiche che i tecnici Synta hanno scelto per la Eq8. Un sistema talmente demenziale (con tre manopoline strette e lunghe in materiale plastico) da essere poco usabile se non con strumenti da pochi chilogrammi di peso.

Splendido infine il cannocchiale polare che equipaggia la CEM-60 e altrettanto geniale il fatto che sia sempre visibile il cielo attraverso la sua sede e quindi la sua ottica, indipendentemente dalla posizione degli assi.

ALCUNE SVISTE

A fronte di tante positività va detto che anche la Ioptron CEM-60 non è esente da scivoloni tecnici che, seppur non si ripercuotono in alcun modo sulle prestazioni, fanno sorridere e arrabbiare al tempo stesso.

Sarebbe stato difficile dotare la montatura di una bussola di dimensioni decenti e soprattutto collocata in modo da non essere influenzata dal metallo della struttura e dall’attrazione dell’elettronica?

Parimenti mi chiedo (ma lo stesso vale per la IQ45E) come si faccia a fornire ranelle in pvc morbido che vanno collocate tra elementi metallici che devono essere stretti...

FUNZIONAMENTO

Chicca della gestione elettronica della CEM-60 è la possibilità di un allineamento al polo assistito anche quando non si vede la stella Polare. Nel mio caso indispensabile data la posizione di ostacoli tra la colonna fissa e l’astro di riferimento del nostro emisfero. Questo sulla “carta”, perché operativamente parlando la cosa è meno semplice di quanto venga scritto anche se, dopo un po’ di tentativi, si “impara” ad eseguire correttamente le procedure (che sono passo-passo indicate dall’elettronica attraverso il display della pulsantiera).

Il GOTO NOVA di ultima generazione è molto affidabile, intuitivo, e molto ben dotato con una lista di oggetti e stelle, asteroidi, comete, programmazione personalizzabile da non prestare il fianco a molte critiche, se non un paio.

A cosa serve avere 300.000 oggetti memorizzati quando la lista delle stelle doppie si ferma a poco più di 200 sistemi? E ancora... (e qui divento matto al solo pensarci) perché identificare queste paupere due centinaia di doppie con le sigle SAO? Se da un punto di vista puramente referenziale posso anche apprezzare la nomenclatura ufficiale non posso che indignarmi di fronte al loro numero. Mi sarei aspettato una nomenclatura SAO se il database contasse 10.000 sistemi, ma sui pochi in memoria non sarebbe stato più “logico” chiamarle con il loro nome o, in sua assenza, con la lettera greca corrispondente alla loro posizione nella costellazione di appartenenza?

Possibile che chiunque usi questa CEM-60 e voglia guardarsi una trentina di doppie debba farlo con un pc a lato o con un catalogo SAO? Follia...

Il resto è invece tutto di buon livello. Il puntamento è precisissimo (davvero) e la silenziosità di movimento impeccabile con un sound piacevole e molto molto contenuto, tipico di sistemi e montature di portata quadrupla.

L’aggiornamento del firmware semplice, attraverso il sito Ioptron, e gestibile da chiunque anche se devo storcere il naso alla mancanza, sul mio esemplare, di un allineamento multistellare. In realtà il software lo prevede ma in fabbrica lo hanno inibito per qualche mese (forse a causa di problemi a me ignoti). Ioptron in compenso risponde alle mail in modo tempestivo e al momento della stesura dell’articolo è appena stato rilasciato un up-grade che abilità l’allineamento a 3 stelle (forse in futuro sarà disponibile anche il “multi-star”).

3,5" REALI?

Probabilmente sì perché, oltre ai test effettuati sul mio esemplare dal venditore, ho provato a tenere Giove con focale da 2,5 metri all’interno del campo inquadrato dalla QHY5L-II con ROI ridotto a 320x240 per oltre 10 minuti senza che il pianeta si spostasse in modo significativo.

PUNTAMENTO

La montatura, almeno nel mio caso, è stazionata in modo fisso su una robusta colonna. L’allineamento è stato fatto una sola volta con il sistema di ricerca senza visione della Stella Polare che è preclusa dalla mia postazione purtroppo. Si tratta di un procedimento che ho eseguito seguendo le istruzioni del costruttore ma che non ho fatto con una precisione certosina.

A dispetto di queste premesse il puntamento avviene con una precisione notevole tanto che è possibile senza alcun affanno e al primo colpo inquadrare i pianeti di giorno che risultano sempre compresi nel campo offerto da un plossl da 40 millimetri abbinato ad un Cassegrain da 2640 mm. di focale (quindi con un ingrandimento di circa 66x e un campo reale di 0,60° o poco più.

Lo definirei un risultato ottimo e caratterizzato da una precisione più che buona anche con strumenti a lunga focale come quello impiegato.

TENDENZA

La vera competitor, a mio avviso e benché di altra fascia di prezzo, è la Vixen AXD che si pone come montatura top tra le "medio-piccole" del mercato. La sua portata dichiarata di 32 chilogrammi, una costruzione di altissimo livello, elettronica fantascientifica e il prezzo prossimo ai 7.500,00 euro per la sola testa equatoriale dotata di Star Book Ten sono un punto di riferimento sul mercato. Purtroppo, come già avvenuto per la superba GAIAX e la più piccola ATLUX la diffusione di questa montatura è molto limitata. Il prezzo non aiuta e Vixen ha una strategia di marketing pressoché inesistente. Un peccato perché il prodotto è innovativo e molto ben costruito. Ciò che manca alla CEM-60 (almeno come soluzione proposta direttamente dalla casa madre, per il resto si quanto indicato dal bravo Paul Chasse) è un sistema paragonabile allo Star Book Ten che può essere facilmente ricreato utilizzando un Tablet dedicato e il cui costo potrebbe essere assorbito da una fascia di clientela un po' esigente che ama avere un planisfero celeste a puntamento attivo diretto.

A short video showing the CEM60 working with SkySafari Pro 4. - Thanks to PAUL CHASSE

https://www.youtube.com/watch?v=B8moIQTOgUg

CONCLUSIONI

Una montatura “matura”, proposta ad un prezzo conveniente e in grado di portare con disinvoltura strumenti di un certo livello (se la cava ad esempio molto bene con il mio Takahashi FCT-150 dal peso di oltre 22 chilogrammi). Dotata di meccanica innovativa e ben realizzata e supportata da un software di gestione che, pur non ai livelli del Vixen Star Book Ten e con alcune piccole sviste, risulta molto avanzato, ben fruibile e adeguato per qualsiasi tipo di applicazione. Non consiglierei, più di tanto, l’acquisto della versione con encoder assoluti poiché appare già quella “base” molto performante in fatto di inseguimento ed errore periodico. Per chi vuole trasformarla in una montatura più interconnessa e multimediale c’è solo da attendere il wi-fi Ioptron di prossima presentazione e collegarla ad un tablet di buon livello con un software tipo SkySafari.

Ci potete contattare a:

diglit@tiscali.it

oppure usare il modulo online.

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