SOLE IN H-ALPHA metodo afocale

Agosto 2013

La strumentazione usata: Coronado PST, montatura Ioptron IE45, supporto fotocamera digitale.

Il metodo afocale continua a piacermi molto. Accettate tutte le limitazioni di questo tipo di fotografia (impossibilità di collegare direttamente la camera da ripresa al telescopio, limitatezza del sistema di doppia focheggiatura, interposizione di un oculare e utilizzo di sistema di sostegno “traballante”, impossibilità di avere un perfetto allineamento ottico e via discorrendo) è però possibile ottenere risultati decenti e interessanti con poca fatica.

Innanzitutto la possibilità di usare una piccola compatta digitale qualsiasi permette anche a chi non è dotato di strumentazione di rilievo di immortalare alcuni oggetti peculiari del cielo. La mancanza di un PC al seguito semplifica le operazioni di ripresa e la manualità con cui si può aggiustare il complesso telescopio/camera permette un approccio semplificato alla fotografia.

Avendo già provato con la ripresa di soggetti facili come la Luna, più ostici come Saturno, e alcuni sistemi multipli, mi sono chiesto perché non provare a fotografare anche il Sole. 

Disponendo di un piccolo PST, che lavora in H-alpha con banda passante di circa 1 angstrom, e di una giornata in alta montagna con il cielo terso e un bel sole caldo, non ho resistito alla tentazione. 

Come supporto per la piccola macchina fotografica digitale (una Canon Ixus 125-sh alla portata di chiunque) ho usato un supporto commerciale registrabile e ho eseguito qualche scatto.

Immagine grezza con fattore di moltiplicazione 15.0x dovuto allo zoom digitale della camera.

Immagine rielaborata in B/N forzando qualche parametro attraverso Photoshop.

Innanzitutto devo ammettere che l’operazione di messa a fuoco e sintonizzazione della banda passante corretta è operazione tutt’altro che facile osservando attraverso lo schermo LCD della fotocamera. Le regolazioni avvengono in modo “spannometrico” e la certezza di operare nelle condizioni migliori è affidata un po’ al “caso”. Ho così preferito settare nel migliore dei modi il PST in visuale, usando gli occhiali da vista (nel mio caso) e sperando che le regolazioni funzionassero accettabilmente anche durante le riprese (cosa tutt’altro che garantita…).

Come si può vedere I risultati non sono eccezionali: manca qualcosina nel fuoco e l’asse ottico della macchina è risultato un poco decentrato oltre che inclinato rispetto a quello dell’oculare di proiezione (un kellner da 20 mm.). Questo problema emerge da tutte le immagini (specialmente quelle che ritraggono l’intero disco solare) come una maggiore brillanza di un lembo rispetto all’altro e come asimmetria nell’alone diffuso intorno alla stella. Purtroppo non è tecnicamente possibile, con questo tipo di supporto, avere un controllo migliore della situazione e ci si deve accontentare. Altro effetto nocivo di questo problema è la mala uniformità di fuoco sulla diagonale del campo inquadrato, alla quale si aggiunge la vignettatura naturale introdotta dall’obiettivo della fotocamera. 

Qui di seguito una serie di elaborazioni volutamente spinte (fino a “snaturare” un po’ il soggetto) che, partendo dall’immagine originale (rossa), tentano di far emergere alcuni dei particolari facilmente accessibili all’indagine visuale attraverso il PST.

Immagine originale grezza del disco solare. Fattore moltiplicativo 5.0x da zoom della camera.

Prima elaborazione in sostituzione selettiva della gamma cromatica del rosso/aragosta ed esaltazione dei bianchi. Emergono, rispetto all’immagine originale, alcune zone granulose e brillamenti sul disco.

Immagine ulteriormente elaborata sino a “eclissare” le protuberanze sul lembo. I valori di contrasto sono aumentati notevolmente, è stato ridotto l’apporto del canale “rosso” ed esaltato quello del “verde”. La trasposizione in B/N ha permesso di esaltare la granulazione sul disco e alcune delle formazioni turbolente.

Immagine atta ad esaltare il lembo solare e le quattro protuberanze maggiori.

In pieno spirito “semplificatore” ci si può adattare e tentare di ottenere, dai fotogrammi migliori (su un totale di 15 nel mio caso – sicuramente pochi), qualcosa che valga la pena di sistemare un poco con Photoshop.

Così, giocando con i valori, le maschere, e la selezione delle bande (grigio, rosso, verde, blu) permesse da una grossolana elaborazione con Photoshop, ho ottenuto le immagini a corredo di questo breve articolo.

Il confronto con l’immagine visuale garantita dal PST è impietoso. I particolari di facole, brillamenti, granulosità, maculazioni e protuberanze che abbondano in visuale tendono a scomparire o lasciare solo timidi accenni di sé nella trasposizione digitale. Del resto sono le primissime prove e il margine di miglioramento è molto ampio.

Ulteriore tipo di elaborazione, in chiave “esotica”.

Non so se mi applicherò a sufficienza per ottenere risultati migliori e più spettacolari, ma desidero lanciare questo invito ai lettori dato che moltissime sono le meravigliose immagini realizzate con camere CCD ma poche, almeno a quanto mi risulta, quelle ottenute con strumentazione povera come quella qui impiegata.

Queste pagine sono aperte a chiunque abbia voglia di cimentarsi, sperimentare, e portare il proprio utile contributo, in attesa che il mio amico Francesco Romano, eccellente fotografo solare in h-alpha (dotato tra l’altro di strumentazione di tutto rispetto), posti il suo contributo in un articolo a sé.

SMARTPHONE ADDENDUM

Nell’anno 2015, a cominciare dall’agosto, sono stati pubblicati su questo sito una serie di articoli sulla fotografia afocale perpetrata attraverso l’uso di SMARTPHONE. Li si possono trovare alla sezione dedicata con richiamo diretto dalla home page FOTOGRAFIA CON IL CELLULARE o al link diretto:

 

http://www.dark-star.it/fotografia-con-il-cellulare/

 

Consiglio a tutti gli interessati in materia di leggerli essendo, de facto, il primo vero esaustivo compendio alla fotografia astronomica planetari con smartphone esistente.

Ci potete contattare a:

diglit@tiscali.it

oppure usare il modulo online.

n° di accessi al sito dal 10/4/2013

 

 

 

 

 

 

 

 

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